Il piacere di cantare, la gioia di vedere negli occhi di chi ci ascolta che, come per magia, siamo riusciti a far breccia nei loro cuori, che siamo riusciti a trasmettere il nostro messaggio di "amore per la vita".
Vorremmo che fosse sempre come questa gentile ascoltatrice ha voluto dipingere.

Concerto

La vasta platea è ormai occupata in ogni ordine di posti; così la galleria, gremita da una folla di gente venuta ad assistere al Concerto e ben decisa a goderselo dalla prima all'ultima nota.
Un brusio leggero è uniforme si alza nell'aria ovattata del Teatro. Poi -improvviso- il silenzio, simultaneo e assoluto.
Si è aperto il sipario, schierata sul palcoscenico, la "nostra" Corale Alpina del Savonese: la più amata e seguita, viva espressione dell'anima musicale e del bel canto della nostra gente.
Il suo vasto repertorio che va da brani di colorito folclore a "pezzi" di rara bellezza e armonia, è capace di regalare a chi ascolta, emozioni profonde e durature.
Confusa tra la folla, me ne sto rincantucciata al mio posto faticosamente conquistato e, come gli altri, aspetto...
Mi coglie improvviso lo spegnersi delle luci ed ecco, il miracolo si rinnova. Schierati sul palcoscenico i componenti la Corale attendono il segnale del Maestro: sommesso, quasi sussurrato, il motivo di un canto si leva all'unisono. E' un'aria accorata è dolcissima che sboccia e si eleva in un crescendo possente per scendere poi e sciogliersi in una cascata di note che sembrano portare pensieri su sponde sconosciute e lontane.
E' un tumulto vibrante di sensazioni quello che afferra lo spirito elevandolo ai cieli più alti: quelle voci gravi e solenni sembrano gocce d'anima sparse da antichi reliquiari, semi di melograno rimasti nel magico fondersi delle voci!
Scendono nel cuore emozioni inesprimibili; è l'essere che si apre a nuove dimensioni, è la grazia del sole che ritorna oltre sigilli di pietra...
Ora il coro affronta un motivo struggente bellissimo: "Belle rose, belle rose du printemps" recitano le parole, e qui l'anima vola veramente e, sull'ultima nota scendono le lacrime di chi ascolta.
Si fanno briciole le parole; il cuore vola verso chiarori di approdo per vele d'anima e sembra che tutto diventi misura d'amore.
Mi scuote dall'incantesimo il fragore degli applausi che si prolunga e diventano ovazione; è stato un bagno di armonia espressa con la magia del canto.
Domani sarò quella di sempre, con i problemi di ogni giorno, ma per quel dono di luce, posseggo l'infinito, nel profondo del cuore, per continuare a vivere, a sperare.
Grazie!